DIRITTO DI REPLICA A CHI ERA IGNARO DI TUTTO....
In data odierna è giunta nella nostra sezione di informazione la lettera, del cofondatore Antonio G. Pizza, con la quale ci chiede di dare il giusto spazio ad un diritto di replica.
"La replica, alle assurde illazioni circolate furtivamente alle mie spalle, è un atto dovuto e di rispetto della correttezza e trasparenza di informazione".
Caro Pasquale ,
con meraviglia apprendo ( a casa non ho ancora internet ) che vengo identificato con un personaggio, a firma Alessia Guidi,il quale distribuisce commenti non positivi sull’ attività amministrativa del nostro paese e su altre attività che si svolgono nella nostra comunità. In particolar modo mi riferisco agli interventi che tale A.G. ha espresso al Grande Spettacolo dell’ Acqua organizzato dalla Fondazione “ Insieme Per ”.
Innanzi tutto voglio ricordare che, come esponente della locale Sezione del Partito Democratico, ho partecipato alla stesura ed alla pubblicazione di un volantino, sentito e sincero, di apprezzamento e ringraziamento delle positività legate alla manifestazione del Grande Spettacolo .
Ho sottolineato pubblicamente, ed in più occasioni, la incapacità dell’ Amministrazione Comunale per non saper utilizzare e mettere a frutto, per la comunità monteverdese, questo “magnifico” movimento di persone che la Fondazione determina.
Ad oggi la mia opinione, a tal proposito, non è cambiata Anzi, confermo in maniera convinta, il mio personale apprezzamento e ringraziamento alla Fondazione.
Parlare, quindi, di contributi sarebbe stato fuori luogo ed ingiustificato, oltre che illogico .
Per quanto riguarda, poi, tutte le certezze del vice sindaco (fatte quasi in forma anonima perché non pronunciano mai il nome dell’interlocutore, nome che viene subito alla mente, anche al lettore più sprovveduto e disattento) convalida sempre più alcuni miei convincimenti sulla qualità delle persone e mi riporta a certi vissuti che pensavo archiviati.
Mi viene spontaneo riflettere sulla contraddizione di quella persona che va a Messa la domenica per osservare chi frequenta e chi non . .. tipo registro delle presenze! Tutti sotto controllo!!! anche chi sta al Bar …e chi si fa un giro in macchina... Una sorta di Grande Fratello!
Non commento poi “l’invito a ricorrere ad uno specialista delle malattie mentali!" a chiunque esso venga rivolto!. Fa parte di una cultura infima e contingenziale che si commenta da sé! Inviti che mettono in evidenza le cadute dei perbenismi di facciata, propri delle personalità borderline.
Non mi ha mai appartenuto la cultura dell’anonimo e/o dell’apocrifa per esporre il mio convincimento.
Mi sono sempre assunto le mie responsabilità utilizzando la mia identità ed apponendo la mia firma su ogni mio atto ( vuoi lettera, vuoi altro ) .
Ho sempre condannato l’anonimo, l’apocrifo. Ho sempre considerato una vigliaccata l’utilizzo di queste forme. Anche perché spesso le ho subite. Ed assicuro che si tratta di vera cattiveria.
Alla fine, però, non ho mai portato rancore.
Neanche quando mi hanno tagliato gli alberi di olivo e di peschi ( carichi di frutti ); neanche quando venivo continuamente minacciato di morte ( in questo caso non solo non ho portato rancore, ma addirittura mi sono prodigato per evitare conseguenze penali all’autore delle missive dopo che è stato scoperto - l’autore è un elemento di spicco della sezione politica “ Uniti per Monteverde").
L’anonimato è una cultura che ripudio. Ripudio anche pubblicizzare tali negatività. C’è sempre qualcuno che può emularle.
Comunque creano un clima di odio. Un clima torbido che qualcuno vorrebbe utilizzare per scopi strettamente personali e di parte .
La nostra positività, la nostra struttura culturale, le nostre idealità sono ben visibili a tutti. Nessuno li può cancellare. Nessuno può cancellare il nostro percorso. Teso solo a migliorare la qualità della vita della nostra piccola realtà.
Con l’orgoglio di quanto appena detto, mi permetto di ricordare - prima a me stesso poi a tutti gli altri - che abbiamo il dovere di disinnescare questo clima velenoso artato nella nostra piccola comunità. Utilizziamo tutti senso di responsabilità e di maturità. Esprimiamo liberamente il nostro pensiero, le nostre idee. Iniziamo un percorso di dialogo e di confronto. Lavoriamo per il lungo respiro. Ragionare sulle contingenze crea solo pettegolezzi e conflittualità deleterie.
Noi nel nostro piccolo paese non abbiamo bisogno di odio. Abbiamo bisogno di ricomposizione per cercare di guardare al futuro. Anche perché abbiamo il dovere di non vanificare i duri sacrifici dei nostri genitori e di chi ci ha preceduto.
Con orgoglio .
Tonino PIZZA
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