Montemarano saluta gli ospiti di Terre di Aglianico

 ..e si prepara alla vendemmia 2012.




L’ultimo week-end d’estate ha salutato la prima edizione di Terre di Aglianico – Montemarano Wine Experience, che si è chiusa domenica 2 settembre. Grande successo di pubblico, vini eccellenti e gastronomia di qualità: le premesse perché si continui il cammino intrapreso ci sono tutte. La coesione e la volontà di comunicare il volto migliore del proprio territorio sono gli strumenti con cui i vignaioli delle cantine di Montemarano, le aziende agricole, gli agriturismo e agriristoro insieme a diversi imprenditori del territorio, hanno lavorato per creare un evento che, ai tradizionali aspetti di una sagra, affiancasse contenuti culturali capaci di conferire un respiro più ampio all’iniziativa. Terre di Aglianico, il brand che riunisce le aziende che hanno dato vita al Montemarano Wine Experience, è infatti anche il nome di un progetto che ambisce ad essere una grande opportunità di valorizzazione per il territorio. E vuole farlo in modo nuovo, a partire dall’idea di quanti aderiscono al progetto di mettersi in gioco nonostante le difficoltà del momento, investendo le proprie risorse per superare i confini di Montemarano e far conoscere un territorio dall’eccellente vocazione vinicola ed agricola, che ha saputo anche costruirsi una forte identità culturale, custodendo e tramandando opere d’arte, tradizioni antropologiche e patrimonio storico. I visitatori delle Terre di Aglianico, che per tre giorni hanno affollato le strade e le piazze del borgo di Montemarano, hanno potuto apprezzarne non solo l’aspetto enogastronomico, ma anche le passeggiate e visite al borgo e alle vigne in compagnia di tour operator di eccezione: i giovani del luogo, che li hanno guidati dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta al Museo dei Parati Sacri, fino ai sentieri del Bosco dei Morroni. Protagonista la storia agricola e vitivinicola di Montemarano, grazie alle visite ai tipici vigneti a “tennecchia”, che ancora numerosi affiancano i vigneti moderni sulle colline montemaranesi. Cinque le “Piazze del Gusto” che hanno proposto piatti della tradizione in menù semplici ed elaborati al contempo, in cui si fonde la genuinità contadina e la ricercatezza di una ristorazione che vuole puntare lontano. Emozione per “Le Cantine si raccontano”, un incontro tra le cantine di Montemarano, dal veterano Salvatore Molettieri ai giovanissimi che stanno appena investendo sull’eccellenza dei vitigni allevati, e i giornalisti Luciano Pignataro e Annibale Discepolo, accompagnati dall’archeologo Flavio Castaldo, autore di Archeologia dei vini in Campania. Linee guida per la individuazione, promozione e divulgazione di un nuovi strumenti per approcciare i mercati esteri nell’ambito del Simposio “Elementi di markering internazionale dei vini terre di Aglianico: tecniche di filiera corta”, organizzato dal Gal Irpinia. A far da sfondo all’intera manifestazione la peculiare Tarantella montemaranese, con la sua storia, illustrata nel Museo Etnomusicale, e i suoi travolgenti ritmi, che hanno intrattenuto i convenuti con sorprendenti spettacoli itineranti del gruppo folk Zompa Cardillo, o con ministage di ballo ad opera della Scuola di Tarantella Montemaranese. Standing ovation in Cattedrale per il concerto per piano e voce con cui il Maestro Aleksander Gashi, insieme al mezzosoprano Diletta Venuso, alla voce leggera Brisida Frasheri e ai giovanissimi pianisti Elisabetta ed Emanuele Guarnieri, ha voluto rendere omaggio ad un vino eccellente, sottolineando come il lavoro dell’uomo crea prodotti che diventano simbolo della cultura di un popolo, al pari delle immortali opere musicali. Messaggio raccolto dalla testata enogastronomica web OlioVinoPeperoncino, e dal Consorzio di Tutela Vini Lessini-Durello attraverso la Cantina Colli Vicentini, partner della manifestazione. E adesso, riflettori spenti mentre ci si prepara alla vendemmia di fine ottobre e ai prossimi eventi di Terre di Aglianico.


www.terrediaglianico.it